Lo sbaglio, a monte, è che da piccoli ci leggevano le favole
per poi venire gettati in pasto alla realtà nudi,
indifesi e spaesati, assordati da questo casino.
Ed eccola qui, poi, quella malinconia che prende forma
negli occhi che brillavano di inconsapevolezza,
immortalati nelle fotografie sbiadite e dimenticate
sul fondo del cassetto…
dell’infanzia.
Carlo Galli
eh…. e chissa dove finiscono quei pensieri di noi bambini carlè???
ciao gangster!
Maaah
Charlid the Ghost
Hahahaha
Mannaggia al pollicione!😡
Comprendo che ci siano “determinati” momenti in cui si pensano queste cose… tuttavia le favole ci insegnano a sognare, perché senza sogni non si va vive e non si realizza nulla… poi lo so, a volte bisogna fare i conti con la disillusione. Un saluto
A te 🙂
C’è una cosa fantastica: quel bambino con i suoi sogni può essere ferito ma non ucciso.
Ben ritrovato!
come hai ragione sulle favole.
Ben ritrovato
Almeno con le favole ci hanno insegnato a sognare… affrontiamo la rude realtà con la speranza che ci sia sempre un lieto fine.. Che ne pensi Carlo?