Cosa fai adesso,
che cos’è quella lacrima?
Non ti sembra un po’ tardi
per i rimpianti?
Cosa c’è adesso,
che cosa ti manca?
Non eri forse tu
che la libertà è tutto?
Corri dove vuoi
grida più che puoi,
non ti sente nessuno,
lì dentro con te
non c’è mai stato nessuno.
Fuma, bevi e ridi fino a vomitare,
liberati dalla realtà
che ti riempie lo stomaco
e che alla fine ti ammazza.
E’ una congestione
tra ciò che vuoi
e ciò che puoi.
Non l’hai ancora imparato
che non si muore di fantasia
ma sempre e solo di verità?
Ah quante volte ho provato questa sensazione “E’ una congestione/tra ciò che vuoi/e ciò che puoi”. Ritrovarsi nelle parole degli altri. :*
🙂
Magnifica ❤ e straziante…
Come stai? Non ti leggo da un po' e ti ho cercato…
Vicky
L’ha ribloggato su Vincenza63's Bloge ha commentato:
Ciao a tutti, oggi mi è venuta nostalgia di alcuni fellow blogger di cui non ho notizie da un po’ e così sono passata da Carlo Galli e ho letto solo oggi (mea culpa…) questa bellissima poesia che mi ha subito rimandato alla realtà che sto vivendo in questo periodo. Ho infatti di recente chiuso una relazione che durava da tre anni. L’ho deciso io, per la terza volta. No, non sono diventata matta, ho naturalmente quelle che, A parere mio, sono ottime ragioni, non da ultima la fiducia tradita.
Pubblico questo scritto per ricordare a me stessa e a chi si trova nella stessa situazione o ancora meglio a chi giudica dall’esterno le storie che finiscono pensando che “basti un nonnulla oggigiorno” perché tutto si chiuda.
Cari i miei sapientoni, sapete qual è la novità?
Si soffre SEMPRE, non importa se si è parte attiva o passiva nella decisione. Chi chiude una storia difficilmente la scorda dopo cinque minuti. Garantisco!
Sempre Vicky!