Debiti…

I debiti che ho con me
non me li paghi di certo te,
tu che dici di non sbagliarti mai
raccontami di nuovo come fai.
Bolle di fumo nella nella mia testa,
spara un giudizio sono sotto sentenza,
la mia vita continua anche con la tempesta,
inutile stare dietro alla finestra.
Le favole ci insegnano che c’è la morale,
ma le favole adesso si guardano in digitale,
si allevano figli nell’irreale dello schermo
e si nutrono sogni irrisolti all’Eterno.

Carlo Galli

Avete guardato il telegiornale?

Ci tocca di più la finzione,
in questo mondo dove la gente
si copre gli occhi se un film è violento
ma ha la morbosa voglia di seguire
i telegiornali,
dove i mali e le colpe sono sempre dell’altro
e non si guarda a se stessi,
dove i banchi della chiesa sono pieni
e il desco famigliare vuoto d’amore,
con la cronaca in sottofondo che ruba
la parola alle persone,
mostrando quanto barbaro
è l’essere umano.
E poi si va a letto
pensando tra se che rispetto
a ciò che succede in giro,
si è fortunati,
ci si sente leggeri,
almeno fino a che non arriverà
il nostro turno…
…ma anche se fosse non sarà colpa nostra,
ma sempre di qualcun altro.

Carlo Galli

Oggi non è sorto il sole (post pesante, se siete felici, saltatelo)

Oggi non è sorto il sole,
non c’era nessun tepore a riscaldarmi dentro.
Inspiegabilmente succede, senza apparente motivo,
ci si sveglia morti dentro.
E allora guardo tutto quello che ho,
o presumo di avere,
gli amici, l’amore, una casa, la maschera sorridente
che indosso sempre più spesso,
tutti castelli di sabbia che con uno starnuto dell’anima
sono crollati, insensati.
Oggi non ho i filtri davanti agli occhi,
la realtà si palesa come un’inutile corsa
verso un qualcosa che non esiste.
Forse nemmeno io esisto.
Oggi mi sento un morto che respira
rinchiuso in un loculo di illusioni,
al buio,
accompagnato dalle ipocondrie e dalle paranoie
che l’ansia e la tristezza 
porta sempre con sé.
Un morto senza pace…

Carlo Galli