Svestendo la sua pelle

Ogni volta,
svestendo la sua pelle,
mi spoglio dalle inibizioni.
Ogni volta vogliamo di più,
come se cercassimo nei nostri corpi
la via d’uscita dall’inferno,
la strada per il paradiso.
Abbiamo bisogno dei segni addosso,
di leccare le ferite del piacere
per sentirne il sapore…
un sapore che profuma di libertà,
un sapore che profuma dei veri noi stessi,
un sapore che profuma di vita.

Carlo Galli

17 comments

  1. alessialia · dicembre 17, 2015

    Ecco beh quando dico una cosa… 😁
    Son venuta a schiaffarti gli aggettivi pure qua: esimio, gangster, sassofonista, pianista e… Mi ero dimenticata poeta!
    Pero il titolo dei versi è bellissimo! Su fb non c’è e merita 30 con lode!

  2. telipinu · dicembre 17, 2015

    Molto bella, complimenti!
    Sai scrivere bene. 🙂

  3. enricogarrou · dicembre 17, 2015

    Bravissimo, un caro saluto Carlo

  4. Laura · dicembre 17, 2015

    Bellissima, un abbraccio Carlo, buona serata, 🙂

  5. pierretlesanbitter · dicembre 20, 2015

    Notevole!

  6. fulvialuna1 · dicembre 21, 2015

    La vera libertà siamo noi stessi. Senza inibizioni.

  7. jalesh · dicembre 21, 2015

  8. tachimio · gennaio 2, 2016

    Accidenti dovrei fermarmi qui e leggere,leggere,leggere. Per ora i tuoi tre post mi hanno soddisfatta.Ma tornerò. Ciao Carlo. Isabella

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