34 comments

  1. pornoscintille · gennaio 14, 2015

    E’ poetico. Ma accade il contrario ogni giorno, in silenzio.

    • Carlo Galli · gennaio 14, 2015

      Già. .. e diventa sempre più difficile. .

      • pornoscintille · gennaio 14, 2015

        Macché, è sempre uguale. Siamo noi che invecchiamo e incominciamo a parlare come i vecchi 😛

      • gattolona pasticciona · marzo 5, 2015

        Ciao carlo, inutile ridirti quanto sei intelligente, bellissimo! bravo, tosto e simpatico. Non vorrei ripetermi e rientrare nel tuo carlo fan’s club! Però non ho resistito e nel mio spazio se ha itempo di venire a ritirarlo c’è un piccolo ma significativo dono per te,. Io ti aspetto e grazie per tutte quelle volte che magicamente mi scrivi”I LIKE”! Lo apprezzo moltissimo, specialmente quando non sto bene ed in certi giorni di gennaio e febbraio avrei voluto andare di là, a trovare chi qua con me non c’è più! pazienza, sta passando,. Ti aspetto da me: ieri c’era anche una festicciola…

      • Carlo Galli · marzo 5, 2015

        Che emozione le tue belle parole! Ti abbraccio forte e corro da te 🙂

  2. mairitombako · gennaio 14, 2015

    !!!!!!!!

  3. jalesh · gennaio 14, 2015

    Davvero drammatico…..!!!!

  4. gabriarte · gennaio 14, 2015

    Non ne sono molto convinta perchè chi ha una forte considerazione e rispetto di se stesso riesce a sopravvivere ciao

    • Carlo Galli · gennaio 14, 2015

      Già. . Ma quanti sono?

      • gabriarte · gennaio 14, 2015

        non molti credo ma ho la speranza di sbagliarmi ciao buona serata

  5. Patrizia M. · gennaio 14, 2015

    In parte è così, in altre è proprio la disperazione non per se stessi ma nel vedere i propri cari dover cambiare radicalmente vita e rendersi conto di non poterli più proteggere, credo che influisca molto anche questo aspetto!!
    Saluti e serena notte. Pat

  6. Laura · gennaio 14, 2015

    Triste ma vero, un abbraccio a te!

  7. arsomnia · gennaio 15, 2015

    Mah, é un lungo discorso alfine.. C’e una fragilitá, in questo oggi, che delinea quanto tu scrivi… e una mancanza di speranza… e la mancanza di una caparbietá nei confronti della vita che ti impone di industruarti tanti per ricercare,ricreare, ritrivare, porre le condizioni per avere quella vita che ti senti vivo anziché sopravvissuto. E se ci si pensa bene, é proprio tutto questo “lavoro” che rende la vita di ognuno unica…
    Ammazzarsi significa non aver compreso e non aver voglia di comprendere questo. Si vuole tutto il meglio subito e come bimbi sprovveduti e/o capricciosi, se quel tutti cosí importante manca, si mette in atto un gesto estremo… Non si ha pazienza, formazione.. colpa forse anche di chi si ha accanto e non ha insegnato che vivere é bello e faticiso e hai sempre una parte attiva nei tuoi giorni. Vabé, mi fermo qui 😉
    Buona giornata
    Ars

  8. accantoalcamino · gennaio 15, 2015

    A me non basta…

  9. primaepoi · gennaio 15, 2015

    No, non credo valga per tutti. Ci vuole molta umiltà per saper fare un passo all’indietro. Ecco il punto.

  10. fulvialuna1 · gennaio 18, 2015

    L’uomo di oggi è arrogante, l’uomo di oggi ha dimenticato che dentro di se ha grandi risporse, ma le deve cercare, non aspettare che la vita gliele offra su un piatto d’argento.
    L’uomo di oggi ha dimenticato cosa vuol dire camminare, sa solo correre e con il supporto della tecnologia. per forza non può sopravvivere.

  11. suzieq11 · gennaio 20, 2015

    Ha ragione Pornoscintille, siamo noi che parliamo come i vecchi. Dai, animo, sù!

  12. bigetto · gennaio 20, 2015

    …non sono d’accordo, ma il mio e’ un punto di vista, come quello degli altri……. credo sempre che alla fine ci sia qualcosa che ci potrebbe aiutare….basta volerlo….fortemente volerlo…

  13. Francesca · gennaio 20, 2015

    Ciao Carlo, ti ho nominato per questo “premio” se ti va di partecipare… 🙂 https://francescapratelli.wordpress.com/2015/01/15/condividere-lamore/

  14. lilasmile · gennaio 26, 2015

    Infatti non si deve sopravvivere ma si deve cercare di vivere al meglio anche se è difficile..

  15. ladyvioletvaliant · gennaio 27, 2015

    l’istinto di sopravvivenza ci rende capaci anche di tornare indietro, la felicità però non la trovi nel passato
    (p.s puoi rispondere già 🙂 )

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